Avvocato penalista internazionale, detenuti all’estero: Algeria Andorra Marocco Egitto Tunisia Albania Thailandia Repubblica dominicana Messico Stati Uniti Regno Unito Australia Colombia Cile Argentina Costa Rica Cuba Brasile Gran Bretagna Azerbaigian Bielorussia Bolivia Bosnia-Erzegovina Brunei Canada Capo Verde Ciad Cina Dominica Ecuador El Salvador Emirati arabi uniti Guatemala Honduras Indonesia Iran Iraq Isole Cayman Israele Italia Kenya Kirghizistan Kuwait Nicaragua Niger Nigeria Nuova Zelanda Pakistan Panama Paraguay Perù Qatar Russia Singapore Sudafrica Svizzera Tagikistan Taiwan Tanzania Trinidad e Tobago Turchia Ucraina Uruguay Uzbekistan Venezuela Vietnam Armenia.
Qual’è il ruolo dell’avvocato penalista in un caso internazionale
Di crimini gravi o meno gravi purtroppo ne succedono tutti i giorni in tutto il mondo e questo fatto è impossibile da fermare in modo completo. Anche se molti dei fatti che accadono possono essere orribili, ogni persona ha il diritto di difendersi contro le accuse che le si rivolgono durante lo svolgimento di un processo.
Tale difesa naturalmente viene assicurata tramite la presenza di un avvocato il quale può essere un avvocato d’ufficio oppure uno pagato direttamente dall’imputato. Stessa cosa vale anche nei casi di crimini internazionali. Vale a dire che anche una persona che è stata arrestata all’estero ha diritto di essere difesa a prescindere dal crimine che ha commesso.
Un caso di un reato internazionale può rilevarsi molto più complicato di un altro caso normale come ben si può immaginare. Di conseguenza anche il ruolo dell’avvocato penalista internazionale è molto più difficile e molto più cruciale. Infatti il ruolo dell’avvocato penalista in una situazione del genere è centrale in quanto è lui ad assicurare al suo cliente la tutela dei diritti fondamentali.
Quindi la figura dell’avvocato in un caso internazionale si può dire che è protagonista della situazione. Questo perchè non raramente lui stesso viene esposto a rischi non indifferenti ed esercita il suo ruolo di difensore della democrazia e dei diritti fondamentali anche rischiando concretamente la sua incolumità fisica se non, addirittura, la sua stessa vita.
I detenuti all’estero sono stati dimenticati dallo stato o per loro si fa qualcosa
Quando una persona viene detenuta all’estero accusata di un crimine, che sia colpevole o innocente, la prima cosa che naturalmente si ritrova e pensare è se rimarrà in una cella lontana da casa per tutta la vita dimenticata da tutto e da tutti. Teoricamente non dovrebbe assolutamente essere cosi perchè lo Stato in questi casi ha delle competenze ben precise per fare rispettare tutti i diritti del cittadino italiano che si trova fuori il territorio nazionale. In pratica però il primo passo è il cittadino stesso che lo deve fare.
Infatti se ci si trova imprigionati all’estero non è consigliabile restare ad aspettare che venga qualcuno ad aiutarci e far esercitare i diritti dei quali godiamo. Bisogna subito fare la richiesta per essere messi in contatto con il proprio consolato ed avere un avvocato il più presto possibile. Queste però sono cose che più o meno tutti sappiamo.
Quando ci si trova all’estero in una cella il vero problema reale delle persone è la distanza da tutto quello che è familiare a cominciare dalla lingua, il sistema giudiziario, l’allontanza dalla propria famiglia la quale se vuole vedere il propro parente deve fare fronte a delle spese non indifferenti. Anche se può sembrare strano in casi del genere spesso il problema più grave non è il fatto che la persona sia colpevole o innocente, ma il modo in cui viene vista e considerata. Lo stato ha si delle competenze però spesso mancano i fondi economici e anche il personale nei consolati. Tutto ciò può far si che le procedure vengano allungate in modo infinito.
Non essendoci poi la piena presenza dei rappresentati del consolato spesso sucedde che l’individuo detenuto all’estero sia soggetto di violenze, mortificazioni e anche privazioni della dignità personale. In poche parole lo Stato deve migliorare ancora molte cose per poter aiutare al meglio tutte le persone che sono in stato di arresto in un paese straniero affinchè loro non si sentano dimenticati dallo Stato e le procedure vengano svolte in tempi regionevoli e non durino anni e anni.
Quanti sono gli italiani che sono detenuti attualmente all’estero
Secondo delle informazioni ricavate da delle statistiche e da vari studi fatti riguardo questo tema gli italiani detenuti all’estero sono più di tremila. La maggior parte di loro viene detenuta in diversi paesi qui in Europa. Non mancano però prigionieri italiani anche in altri posti del mondo che sono molto più lontano. Molti di questi individui sono in attesa di giudizio, mentre altri scontano una pena per un determinato crimine. Questi dati provvengono per lo più dal ministero degli Esteri.
Quello che rappresenta però un problema non è il numero di prigionieri italiani che scontano la loro pena all’estero, ma il vero problema sono le condizioni in cui queste persone si trovano. Ultimamente qualche politico ha voluto fare luce su questo fenomeno però bisogna dire che c’è molto da fare perchè spesso le condizioni di vita di queste persone sono pessime.
Infatti spesso scontano la pena in celle sporche e sovraffollate riscontrando cosi diverse malattie per le quali poi non ricevono le cure adeguate. Ci sono casi poi dove queste persone non hanno nè un avvocato e tanto meno un interprete. In linea di massima quello che preocupa di più non è il numero dei detenuti che sono all’estero per scontare la loro pena, ma le pessime condizioni e la privazione dei loro diritti.