Avvocato penalista: traffico di droga all’estero, detenzione, pene, carcere:
Traffico di droga all’estero, come funziona
Il traffico di droga in Italia e all’estero è un mercato fiorente. Secondo informazioni e statistiche fatte da molte organizzazioni risulta che 5% della popolazione di tutto il mondo ha fatto uso di droga almeno una volta nella sua vita. Il fascio di età è quella fra i 15 e i 64 anni e il numero di queste persone aumenta di anno in anno.
Traffico di Droga all'Estero: Difesa Penale, Scarcerazione e Tutela dei Detenuti Italiani
I. Il Traffico di Droga all'Estero: Un Quadro Complesso
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Definizione: Comprende ogni attività illecita legata a stupefacenti, inclusi produzione, trasporto, detenzione, vendita, importazione ed esportazione, commessa al di fuori del territorio italiano.
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Aggravanti: Le pene sono spesso elevate e possono essere aggravate da fattori come l'associazione a delinquere, il coinvolgimento di minori, la transnazionalità del reato e il riciclaggio di denaro.
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Conseguenze: Detenzione all'estero, processi penali complessi, pene detentive severe, difficoltà linguistiche e culturali, isolamento familiare.
II. Detenzione e Pene per Traffico di Stupefacenti all'Estero
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Legislazioni Varie: Le leggi sui narcotici variano enormemente da paese a paese. Alcuni paesi hanno tolleranza zero e pene molto severe, inclusa la pena di morte (anche se non applicabile ai cittadini italiani).
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Tipi di Pene: Le pene possono includere detenzione carceraria (spesso in condizioni difficili), multe elevate, confisca dei beni e, in alcuni casi, espulsione dopo aver scontato la pena.
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Durata delle Pene: La durata delle pene dipende dalla quantità di droga, dal tipo di sostanza, dal ruolo del soggetto nel traffico e dalla presenza di circostanze aggravanti o attenuanti.
III. Il Ruolo Centrale dell'Avvocato Specializzato
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Competenze Necessarie: Un avvocato specializzato in diritto penale internazionale, con esperienza specifica in traffico di stupefacenti, è fondamentale. Deve conoscere:
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Leggi antidroga dei vari paesi
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Trattati internazionali
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Diritti umani dei detenuti
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Procedure di estradizione e trasferimento
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Tecniche di difesa in casi complessi
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Prime Azioni:
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Contattare il detenuto
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Valutare il caso
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Informare il Consolato
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Assicurare la difesa
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IV. La Strategia di Difesa Penale Internazionale
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Obiettivo Primario: Ottenere la scarcerazione (excarcerazione) del detenuto italiano o, in alternativa, ridurre al minimo la pena e migliorare le condizioni di detenzione.
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Fasi della Difesa:
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Analisi delle Prove: Esaminare attentamente le prove (verbali, documentali, scientifiche) per verificarne la validità e la legalità.
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Contestazione delle Accuse: Mettere in discussione le accuse, sollevando dubbi sulla colpevolezza, sulla ricostruzione dei fatti e sull'interpretazione della legge.
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Individuazione di Vizi Procedurali: Verificare la presenza di vizi procedurali (es. violazioni dei diritti durante l'arresto, interrogatori illegali, mancato rispetto delle garanzie difensive) che potrebbero invalidare il processo.
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Valorizzazione delle Attenuanti: Cercare e valorizzare le circostanze attenuanti (es. tossicodipendenza, ruolo marginale, collaborazione, resipiscenza).
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Negoziazione: Tentare di negoziare con la Procura per ottenere un accordo (patteggiamento, rito abbreviato) che preveda una pena più mite.
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Riciclaggio: Nel caso di accuse di riciclaggio di denaro derivante dal traffico di droga, è fondamentale dimostrare l'estraneità del detenuto all'origine illecita dei fondi o la mancanza di consapevolezza.
V. Excarcerazione: Ottenere la Scarcerazione del Detenuto
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Possibilità: Le possibilità di excarcerazione dipendono dalle leggi del paese di detenzione, dalle prove disponibili, dalle circostanze del caso e dalle capacità dell'avvocato.
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Strumenti Legali:
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Assoluzione: Se il detenuto è innocente.
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Riduzione della Pena: Se la condanna è eccessiva.
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Sospensione Condizionale della Pena: Se sussistono i requisiti previsti dalla legge.
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Libertà Condizionale: Dopo aver scontato una parte della pena.
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Trasferimento in Italia: Per scontare la pena in un carcere italiano (se previsto da accordi bilaterali).
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Grazie o Amnistia: In casi eccezionali.
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VI. Trasferimento dei Detenuti Italiani All'Estero
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Accordi Bilaterali: L'Italia ha accordi bilaterali con diversi paesi che permettono il trasferimento dei detenuti italiani all'estero per scontare la pena in Italia.
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Requisiti: Il detenuto deve essere cittadino italiano, la sentenza deve essere definitiva, deve esserci un residuo di pena da scontare e lo Stato estero deve acconsentire al trasferimento.
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Vantaggi: Il trasferimento facilita i contatti con la famiglia, migliora le condizioni di detenzione e favorisce il reinserimento sociale.
VII. Condizioni Carcerarie e Diritti dei Detenuti
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Standard Internazionali: Gli standard internazionali sui diritti umani prevedono che i detenuti siano trattati con dignità, abbiano accesso a cure mediche, cibo adeguato, igiene e possibilità di comunicare con l'esterno.
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Monitoraggio: È importante monitorare le condizioni carcerarie e segnalare eventuali violazioni dei diritti umani alle autorità competenti.
VIII. Riciclaggio di Denaro Proveniente dal Traffico di Stupefacenti
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Accusa Grave: L'accusa di riciclaggio di denaro proveniente dal traffico di stupefacenti comporta pene severe.
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Difesa: La difesa deve dimostrare l'estraneità del detenuto all'attività illecita o la mancanza di consapevolezza dell'origine illecita dei fondi.
IX. Supporto alla Famiglia del Detenuto
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Comunicazione: L'avvocato facilita la comunicazione tra il detenuto e la famiglia, nel rispetto delle leggi locali.
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Informazione: Fornisce informazioni chiare e aggiornate sull'andamento del caso.
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Assistenza: Offre supporto emotivo e pratico.
X. L'Avvocato: Un Pilastro Fondamentale
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Competenza: Conoscenza approfondita delle leggi e delle procedure penali internazionali.
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Esperienza: Comprovata esperienza in casi di traffico di droga e detenzione all'estero.
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Determinazione: Volontà di difendere i diritti del detenuto con tenacia e professionalità.
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Sensibilità: Empatia e capacità di comprendere le difficoltà del detenuto e della sua famiglia.
Se il numero dei tossicodipendenti aumenta da un anno all’ altro, quello dei decessi invece rimano invariabile. L’eroina rimane la sostanza principale che fa più vittime di tutte le altre sostanze stupefaccenti. Nel mezzo di tutte queste statistiche di dipendenza e di morte ovviamente chi ne trae profitto e prolifera sono le organizzazioni internazionali del traffico di droga. Uno dei mercanti più grandi è quello delle organizzazioni che trafficano la cocaina.
Il traffico di droga è un sistema di compravendita di sostanze stupefacenti e funziona in modo abbastanza semplice. Le loro organizzazioni col passare del tempo sono diventate sempre più forti e cosi sono nati i primi cartelli della droga. Ci sono poi i piccolo gruppi di traffico di droga che operano dentro il territorio nazionale.
Questi gruppi agiscono sotto il controllo di altri gruppi più grandi e di conseguenza devono rendere conto a loro. Infatti sono queste organizzazioni più grandi che si occupano del traffico di droga a livello internazionale e gestiscono tutto il mercato delle sostanze stupefacenti leggere e pesanti avendo un proficuo annuo che può arrivare anche a miliardi di dollari.
Detenzione all’estero per traffico di droga
Come tutti sappiamo il traffico di droga è una delle attività più diffuse e più difficili da controllare in Italia e anche nel resto del mondo. Infatti l’esportazione e l’importazione delle sostanze stupefacenti aumenta di anno in anno e ogni volta vengono prodotte delle nuove sostanze sempre più pericolose e letali per l’organismo umano.
Il principio di territorialità viene applicato nel momento in cui una parte del crimine, anche se minima, viene commessa in territorio italiano. In questo caso per il soggetto che è implicato in un tale reato, si aprono le porte del carcere italiano. Mentre il delitto di esportazione di droghe leggere o pesanti viene considerato effettuato nell’istante e nel luogo in cui il soggetto ha passato la linea di confine. Per linea di confine si intende il limite geografico-politico. Viene qui compresa anche la barriera doganale.
L’individuo che viene fermato in queste circostanze viene arrestato e detenuto per traffico di droga all’estero e naturalmente e soggetto delle leggi della nazione straniera dove è stato fermato. È in questo paese che viene incarcerato e poi vengono fatte le dovute indagini e di conseguenza il processo penale che decide la pena da infliggere all’imputato.
Traffico di droga all’estero, quali sono le pene previste
Il traffico di droga sia in Italia che all’estero non viene fatto solo da individui appartenenti a delle organizzazioni professioniste in questo campo. Spesso e volentieri ci sono anche singole persone che vengono attratte da dei guadagni facili e poi si ritrovano fermate all’aeroporto di un paese straniero con la pesantissima accusa di traffico di droga.
In questi casi ciò che trae in inganno le persone, le quali nella maggior parte dei casi sono di giovane età, è il fatto di avere una visione sbagliata del sistema giuridico estero riguardo ai reati legati alla droga. Infatti molto spesso si pensa di cavarsela con poco e sostanzialmente non essere puniti.
La realtà invece è molto diversa perchè ci sono paesi che prevedono pene molto più dure di quelle italiane quando si tratta di traffico di droga e specialmente se il soggetto è straniero. Non sono rari i casi dove le condanne anche per una piccola dose di sostanze stupefacenti, non importa se sono sostanze leggere o pesanti, arrivano anche ai vent’anni di reclusione. In alcuni paesi c’è addirittura l’ergastolo.
Traffico di droga e le carceri all’estero
Esistono delle fonti riservate che fanno stimare il numero degli italiani detenuti all’estero per traffico di droga intorno a 883 prigionieri. Il paese che conta il maggior numero di italiani detenuti per traffico di droga è il Sud America. Qui la condanna media per un crimine del genere è di sei anni anche se molti dopo un certo periodo ottengono la semilibertà per buona condotta.
Spesso le carceri dove vengono ospitati questi soggetti però sono in pessime condizioni. Non sono rari i casi dove sono sovraffollate e le condizioni di igene sono pessime causando cosi ai detenuti anche delle malattie per le quali non sempre ricevono le cure adeguate e se le ricevono, deve prima passare un bel pò di tempo.
Quindi prima di avventurarsi in un impresa come il traffico di droga bisogna avere una visione della realtà ben precisa di come funzionano i sistemi giudiziari degli altri paese e le condizioni dove ci si può ritrovare e non essere attratti dal miraggio di soldi facili e veloci, perchè nella maggior parte dei casi si hanno delle bruttissime sorprese.
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