Avvocato penalista: traffico di droga all’estero, detenzione, pene, carcere: Stati Uniti Canada Regno Unito Inghilterra Regno Unito Germania Austria Belgio Bulgaria Cipro Croazia Danimarca Spagna Estonia Finlandia Francia Grecia Ungheria Irlanda Italia Lettonia Lituania Lussemburgo Malta Paesi Bassi Polonia Portogallo Regno Unito Repubblica Ceca Romania Svezia Colombia Messico Costa Rica Repubblica Dominicana Ecuador Perù El Salvador Guatemala Haiti Honduras Nicaragua Panama Belize Cile Brasile Marocco Algeria Tunisia
Traffico di droga all’estero, come funziona
Il traffico di droga in Italia e all’estero è un mercato fiorente. Secondo informazioni e statistiche fatte da molte organizzazioni risulta che 5% della popolazione di tutto il mondo ha fatto uso di droga almeno una volta nella sua vita. Il fascio di età è quella fra i 15 e i 64 anni e il numero di queste persone aumenta di anno in anno.
Se il numero dei tossicodipendenti aumenta da un anno all’ altro, quello dei decessi invece rimano invariabile. L’eroina rimane la sostanza principale che fa più vittime di tutte le altre sostanze stupefaccenti. Nel mezzo di tutte queste statistiche di dipendenza e di morte ovviamente chi ne trae profitto e prolifera sono le organizzazioni internazionali del traffico di droga. Uno dei mercanti più grandi è quello delle organizzazioni che trafficano la cocaina.
Il traffico di droga è un sistema di compravendita di sostanze stupefacenti e funziona in modo abbastanza semplice. Le loro organizzazioni col passare del tempo sono diventate sempre più forti e cosi sono nati i primi cartelli della droga. Ci sono poi i piccolo gruppi di traffico di droga che operano dentro il territorio nazionale.
Questi gruppi agiscono sotto il controllo di altri gruppi più grandi e di conseguenza devono rendere conto a loro. Infatti sono queste organizzazioni più grandi che si occupano del traffico di droga a livello internazionale e gestiscono tutto il mercato delle sostanze stupefacenti leggere e pesanti avendo un proficuo annuo che può arrivare anche a miliardi di dollari.
Detenzione all’estero per traffico di droga
Come tutti sappiamo il traffico di droga è una delle attività più diffuse e più difficili da controllare in Italia e anche nel resto del mondo. Infatti l’esportazione e l’importazione delle sostanze stupefacenti aumenta di anno in anno e ogni volta vengono prodotte delle nuove sostanze sempre più pericolose e letali per l’organismo umano.
Il principio di territorialità viene applicato nel momento in cui una parte del crimine, anche se minima, viene commessa in territorio italiano. In questo caso per il soggetto che è implicato in un tale reato, si aprono le porte del carcere italiano. Mentre il delitto di esportazione di droghe leggere o pesanti viene considerato effettuato nell’istante e nel luogo in cui il soggetto ha passato la linea di confine. Per linea di confine si intende il limite geografico-politico. Viene qui compresa anche la barriera doganale.
L’individuo che viene fermato in queste circostanze viene arrestato e detenuto per traffico di droga all’estero e naturalmente e soggetto delle leggi della nazione straniera dove è stato fermato. È in questo paese che viene incarcerato e poi vengono fatte le dovute indagini e di conseguenza il processo penale che decide la pena da infliggere all’imputato.
Traffico di droga all’estero, quali sono le pene previste
Il traffico di droga sia in Italia che all’estero non viene fatto solo da individui appartenenti a delle organizzazioni professioniste in questo campo. Spesso e volentieri ci sono anche singole persone che vengono attratte da dei guadagni facili e poi si ritrovano fermate all’aeroporto di un paese straniero con la pesantissima accusa di traffico di droga.
In questi casi ciò che trae in inganno le persone, le quali nella maggior parte dei casi sono di giovane età, è il fatto di avere una visione sbagliata del sistema giuridico estero riguardo ai reati legati alla droga. Infatti molto spesso si pensa di cavarsela con poco e sostanzialmente non essere puniti.
La realtà invece è molto diversa perchè ci sono paesi che prevedono pene molto più dure di quelle italiane quando si tratta di traffico di droga e specialmente se il soggetto è straniero. Non sono rari i casi dove le condanne anche per una piccola dose di sostanze stupefacenti, non importa se sono sostanze leggere o pesanti, arrivano anche ai vent’anni di reclusione. In alcuni paesi c’è addirittura l’ergastolo.
Traffico di droga e le carceri all’estero
Esistono delle fonti riservate che fanno stimare il numero degli italiani detenuti all’estero per traffico di droga intorno a 883 prigionieri. Il paese che conta il maggior numero di italiani detenuti per traffico di droga è il Sud America. Qui la condanna media per un crimine del genere è di sei anni anche se molti dopo un certo periodo ottengono la semilibertà per buona condotta.
Spesso le carceri dove vengono ospitati questi soggetti però sono in pessime condizioni. Non sono rari i casi dove sono sovraffollate e le condizioni di igene sono pessime causando cosi ai detenuti anche delle malattie per le quali non sempre ricevono le cure adeguate e se le ricevono, deve prima passare un bel pò di tempo.
Quindi prima di avventurarsi in un impresa come il traffico di droga bisogna avere una visione della realtà ben precisa di come funzionano i sistemi giudiziari degli altri paese e le condizioni dove ci si può ritrovare e non essere attratti dal miraggio di soldi facili e veloci, perchè nella maggior parte dei casi si hanno delle bruttissime sorprese.